Lepre vs Tartaruga: perché è meglio essere una tartaruga?
La favola
La favola della lepre e la tartaruga è stata ideata da Esopo nell’antica Grecia. Ti sarà capitata di sentirla da bambino… su questa pagina abbiamo messo la storia completa, nel caso non la conoscessi (Favola: La Lepre contro la Tartaruga).
È veramente interessante e importante conoscerla prima di procedere nella lettura di questo articolo.
Quindi, continua la lettura di questo articolo solo dopo averla letta, così sarà più facile poterla analizzare insieme e coglierne gli insegnamenti.
Pronto? Si inizia!
La favola racconta di una gara di corsa tra una Lepre (veloce per natura) e una Tartaruga (lenta). Nella gara la lepre pecca di presunzione e si addormenta lungo il percorso, portando la tartaruga a vincere.
Sembra un qualcosa di molto lontano da noi, ma le favole venivano usate come insegnamenti per le persone, quindi ti starai chiedendo:
Ma questa favola può trasportarsi al mondo reale e alla vita di tutti i giorni? La risposta è sì.
Eccome come fare:
Gli esperimenti video
Se cerchi su youtube puoi trovare tantissimi video dove dimostrano la veridicità della favola: la tartaruga vince sempre.
Un video in particolare fa vedere una gara tra una lepre e una tartaruga. All’inizio la lepre corre e con due salti arriva a metà del percorso, per poi fermarsi e distrarsi da quello che ha intorno. “Gli allenatori” provano a farla arrivare al traguardo dandole dei segnali, ma l’animale rimane bloccato in mezzo al percorso.
Al contrario la tartaruga cammina a testa bassa e lentamente supera la lepre per poi arrivare al traguardo e vincere la gara. La tartaruga non si è distratta né si è preoccupata minimamente di ciò che la circondava ed ha fatto in modo di continuare, con costanza, il suo percorso fino alla fine.
Ciò ha fatto sì che la favola di Esopo diventasse realtà e dimostrasse quanto la costanza paga nel lungo tempo rispetto ad una vincita “facile” nel breve.
Per vincita facile non intendiamo una vincita al superenalotto, quanto una vittoria effimera che nel tempo va a perdere del suo valore. Una vittoria facile, veloce e che può dare gioia oggi ma tristezza domani.
Così come la lepre della favola, che, se avesse avuto un continuo, ci piace immaginarla come triste per la grave sconfitta.
Ma quali sono le caratteristiche che possiamo evidenziare da questi due animali?
Capiamole insieme:
Le caratteristiche della lepre
-Veloce: Pensando alla lepre ci viene in mente un animale veloce che corre nei campi. È proprio così, la lepre è un animale molto agile e veloce, soprattutto nelle brevi distanze. Dove, spesso nei boschi, scappa dai suoi inseguitori per cercare un nascondiglio dove ripararsi.
-Arrogante: Nella favola ciò che si nota è l’arroganza dell’animale. Arroganza che spesso hanno le persone quando si vantano di “vincite facili” e si paragonano agli altri. La stessa arroganza che le ha permesso di non preoccuparsi minimamente del suo avversario, volendolo umiliare nel momento in cui si è messa a fare un pisolino in mezzo alla competizione.
-Incostante: Questa è la terza caratteristica che si frappone a ciò che abbiamo visto nella tartaruga: la costanza. Lavorare per un breve periodo e sperare di vivere di rendita, oppure lasciare un progetto troppo presto fa sì che noi seguiremo gli insegnamenti della lepre.
Anche passare da un’idea ad un’altra in continuazione, senza concentrarsi solo su un obiettivo per volta porta ad un lavoro fatto male e incostante. E abbiamo visto che l’incostanza non fa arrivare alla fine del traguardo da vincitori.
Le caratteristiche della tartaruga
-Lenta: la tartaruga è lenta per natura. Fa un passo alla volta, in modo lento e non si aspetta di arrivare in pochi secondi verso il suo obiettivo. Spesso nemmeno se ne preoccupa. Sa dove deve andare e si prodiga a continuare verso quella direzione, un passo alla volta.
-Va dritta per la sua strada senza guardarsi intorno: la lentezza fa in modo che la tartaruga giochi una gara a sé. Sa che il suo obiettivo richiede tempo e sa che il traguardo è lontano. Conosce le sue caratteristiche e non si aspetta di correre come dall’oggi al domani come una lepre, perché lei è una tartaruga. Se si fermasse e si paragonasse con gli altri, probabilmente non arriverebbe in fondo alla gara perché vedrebbe che gli altri animali (in questo caso la lepre) con meno sforzo sono in grado di arrivare dove lei ci impiega diverso tempo.
La sua caratteristica è quella di muoversi a testa bassa, evitando di paragonarsi con le altre persone e lavorando giorno dopo giorno, sul suo lavoro.
-Costante: la terza caratteristica è la costanza. Quanti progetti abbiamo abbandonato a causa della nostra mancanza di costanza? Tantissimi. Dalla dieta alla palestra, per poi passare a progetti e relazioni che abbiamo abbandonato a causa della nostra totale mancanza di costanza.
Probabilmente la costanza è una delle caratteristiche più importanti per raggiungere un qualsiasi obiettivo. La stessa scienza per arrivare ad una scoperta passa per tanti “try and error”. Ovvero degli esperimenti che spesso portano ad un risultato negativo. Però è la costanza che fa andare avanti la scienza e tantissime cose nel mondo, il continuare nonostante per tanto tempo non arrivino i risultati. Continuare anche quando la fatica è tanta e sembra di lottare contro un qualcosa che non ci porterà mai nulla di concreto. Forse è proprio lì la risposta nel successo, continuare, martellare, correre nonostante tutto.
Perché è meglio essere una tartaruga?
Dopo aver analizzato le caratteristiche di entrambi gli animali, giungiamo ad una conclusione: essere una tartaruga è un qualcosa che ripaga nel lungo termine. Magari all’inizio avrai difficoltà a vedere i tuoi risultati, ti sentirai deluso e frustrato perché non scorgi il traguardo quando le persone attorno a te corrono più veloci. È importante prima di tutto capire che ognuno sta facendo la sua gara, poi, lavorare per la propria.
Se continuerai imperterrito ad avanzare verso il tuo obiettivo, prima o poi ci arriverai. Lavora a testa bassa, senza farti distrarre dai risultati altrui e, cosa più importante, costantemente come una tartaruga.